La cavolaia, questa farfalla che appare quasi innocua ma che in realtà può causare danni ingenti, è un vero problema per chi coltiva l’orto, soprattutto se si tratta di cavoli, che sono il suo cibo preferito. Ma va detto che, purtroppo, non si limita solo ai cavoli, perché questa farfalla, la Pieris brassicae, attacca anche altre piante della famiglia delle brassicacee.
Quindi cavoli, cavolfiori, rape, insomma un po’ tutto ciò che ci dà soddisfazione nell’orto. E in effetti, quando si vede quella farfalla bianca e gialla volare, il cuore un po’ sussulta, perché non è mai un buon presagio, no? Anzi, quel volo non fa altro che farci pensare: Ecco, stanno arrivando i bruchi.
Perché poi non è che la cavolaia mangia le foglie per sé, no. Lei depone le uova, e lì iniziano i problemi. Le uova si concentrano in piccoli gruppi arancioni, e in breve tempo dalla schiusa escono dei bruchini voraci, che non fanno altro che divorarle, le povere foglie.
Come proteggere i cavoli dalla cavolaia con metodi naturali
E poi crescono, crescono sempre di più, e prima che te ne renda conto, la pianta è ridotta a una cosa misera, tutta rosicchiata, quasi irriconoscibile. La cavolaia ha questa capacità incredibile di distruggere in un attimo. Insomma, che fare? Bisogna proteggere i cavoli, ovviamente questa è la nostra priorità assoluta.
Ma non è che vogliamo eliminare tutta la cavolaia dalla faccia della Terra, perché, che vuoi, anche lei fa parte del gioco, no? Ogni specie ha il suo ruolo, anche se a volte sarebbe bello che alcune avessero un ruolo un po’ più marginale, tipo non mangiarsi i nostri ortaggi.
Ma vabbè, ecco allora alcuni rimedi naturali che non sono affatto male, anzi, a dire il vero, sono abbastanza efficaci, ma bisogna un po’ impegnarsi, altrimenti non si ottiene nulla. Prima di tutto, c’è il metodo della rete antinsetto. Ok, non è una soluzione definitiva, ma se metti una rete che copre le piante, le farfalle non riescono a deporre le uova e tu puoi dormire un po’ più sereno.
Rimedi efficaci contro la cavolaia
Certo, devi essere un po’ attento e mantenerla fino all’arrivo del freddo, ma in fondo non è che le piante te le rubano per tutta la stagione, quindi la fatica è limitata. E poi, se proprio non te la senti, puoi sempre rimuovere manualmente le uova o i bruchi che trovi sulle foglie, eh sì, a mano, un po’ noioso, ma funziona.
Basta un po’ di pazienza. E le uova, che sono piccole e arancioni, le riconosci subito, e quando trovi un gruppetto, schiacci tutto. Poi, ci sono anche i repellenti. L’odore delle foglie di pomodoro, per esempio, pare che alla cavolaia non piaccia. Quindi un bel macerato di foglie di pomodoro è l’ideale.
Lo prepari e spruzzi sui cavoli, e voilà, hai già una protezione in più. Però va fatto di sera, perché, sai, il pomodoro è sensibile al sole, quindi meglio usarlo al tramonto. E la pioggia, certo, non è il massimo, perché laverebbe via tutto, quindi il trattamento va ripetuto dopo ogni pioggia.
Un alleato naturale contro i bruchi della cavolaia
A volte però, quando la situazione diventa davvero critica, cioè quando i bruchi sono proprio tantissimi, c’è il bacillus thuringiensis, un batterio che agisce come un vero e proprio “killer” per i bruchi. Basta spruzzarlo su di loro e in poco tempo li elimina. La cosa positiva è che non fa male agli altri insetti, quindi non crei danni a tutto l’ecosistema.
E parlando di ecosistema, non dimentichiamo mai che anche la cavolaia ha i suoi nemici naturali, tipo ragni, uccelli, bisce, insetti parassiti, che, insomma, la cacciano via. Se cominciamo a eliminarla troppo, potremmo danneggiare l’equilibrio. È un po’ come quando, in un film, togli un pezzo dal puzzle e poi tutto il quadro perde di significato, capito?
Le specie si bilanciano, e quando una scompare, qualcun’altra si fa avanti, e magari è peggio di quella che hai eliminato. Ah, e tra l’altro, questa cavolaia è anche in declino, che sembra strano, ma è così. Cioè, una volta c’erano più cavolaie in giro, ora se ne vedono sempre meno,
L’equilibrio ecologico e il futuro delle farfalle
Anche se gli agricoltori potrebbero pensarla diversamente, dobbiamo essere un po’ più “gentili” con queste farfalle. Perché? Perché, se la eliminiamo troppo, magari arriva qualcun altro che ci rovina i raccolti ancora più di lei, capisci? In ogni caso, se te la senti, qualche cavolo lo puoi anche “sacrificare” in questi casi.
Cosa intendo dire? Beh potresti lasciare che la cavolaia si prenda una piccola parte, e nel frattempo proteggi gli altri. È un compromesso che si può fare per mantenere in vita la specie, senza che i nostri cavoli ne risentano troppo. In fondo, l’equilibrio è sempre la chiave, no? E non abbiamo certo bisogno di tutti i cavoli del mondo!